Il più utilizzato: il muro a secco di contenimento.
Con l’articolo precedente ho distinto i due tipi di muro a secco: ora descrivo come è fatto il muro a secco di contenimento.
Le caratteristiche principali derivano dall’utilizzo: il muro a secco di contenimento viene costruito dove il terreno si trova a livelli diversi, quindi è un muro che deve reggere il peso di ciò che sta dietro.
In pratica congiunge un terreno posto su due livelli, impedendo al terreno più alto di franare su quello sottostante.
Si può immaginare che sia la parte verticale del gradino di ingresso della casa di un gigante.
Come forma, ho già parlato del trapezio; il muro a secco di contenimento è più largo alla base e più stretto in alto ma aggiungo una caratteristica fondamentale.
La parte a vista è inclinata, quella nascosta invece deve essere verticale (trapezio rettangolo).
Questo serve per reggere il carico (spinta) del terreno che si trova dietro il muro, peso che sarà maggiore in basso e minore in alto.
Esecuzione.
Si parte con uno scavo “generoso” per la fondazione in cui si posano delle pietre importanti (qui non serve l’estetica, ma la funzionalità sì).
Si posano i picchetti laterali, su cui fissare uno spago (lenza) che dia la linea rettilinea da seguire.
Non si può non costruire un muro storto !
Il muro storto rischia di essere un muro debole, quindi soggetto a caduta.
Gli artigiani (o artisti ?) più precisi, mettono anche le sagome di forma trapezoidale a inizio e fine muro per avere in anticipo la forma alla sezione del muro.
Ora si procede con la posa delle file orizzontali di pietre, da mettere in modo che ogni fila “leghi” la precedente come si fa coi mattoncini del Lego.
Come già detto, le pietre potranno essere “adattate” ad incastrarsi con quelle del piano inferiore.
E’ importante verificare che ogni singola pietra venga posata in modo da appoggiare sulle due sottostanti per tenerle “legate”.
Altri particolari importanti.
La faccia “a vista” della pietra deve essere sempre il lato corto della stessa.
Questo significa che la parte lunga della pietra verrà posata dall’esterno verso l’interno del muro.
Nei principi basilari bisogna ricordare che ogni pietra dovrà avere la pendenza verso l’interno del muro, quindi risulterà leggermente più alta verso all’esterno e più bassa verso l’interno.
Questa posizione in leggera discesa verso l’interno aumenterà la stabilità del muro.
Dietro la pietra a vista, tra fila sotto e fila sopra, si incastreranno le pietre più piccole che bloccano stabilmente la pietra principale.
Dietro questa “coppia” si poserà il riempimento costituito da pietre piccole o “scaglie” che danno l’effetto drenante al muro.
Queste pietre che sono fondamentali per la tenuta complessiva del muro, saranno quelle di forma peggiore, ma è importante che siano anch’esse incastrate tra loro.
La loro posa dovrà avvenire a partire dalla pietra a vista ed in direzione dell’interno ovvero verso la terra.
Completato il riempimento fino quasi a raggiungere il bordo superiore dell’ultima fila di pietre posata, si aggiungeranno le pietre più piccole (di dimensione di 2 o 3 centimetri circa) che riempiranno eventuali buchi rimasti tra le pietre più grosse.
Nel punto più interno di questa stratificazione orizzontale, si riempirà con la terra del terreno soprastante, avendo cura di compattare bene per evitare assestamenti a fine opera.
In questo modo si darà continuità tra muro e terreno circostante.
Ultima raccomandazione.
Se le pietre a disposizione sono di qualità diversa, le più dure e consistenti vanno sistemate in basso perchè devono reggere il peso di gran parte del muro.
Viceversa le pietre più tenere o di qualità scadente, andranno posizionate nella parte alta del muro.
Semplice no ?